Buone pratiche #3 – Curve di crescita

Cosa sono le curve di crescita?

La crescita del neonato viene monitorata dai pediatri partendo da un esame obiettivo dello stato di salute generale e prendendo le varie misurazioni di peso, altezza e circonferenza cranica.

In base alle misure del neonato (peso, altezza e circonferenza cranica), si individua il percentile del neonato (ossia il rapporto delle misure del neonato confrontati con quelle di un campione di bambini della stessa età) e il pediatra lo segna su una tabella o grafico di crescita diversi per maschio e femmina.

La maggior parte della popolazione infantile è posizionata tra il 25° e il 75° percentile, i bambini al 50° percentile sono i bambini di dimensioni medie.

Se il peso, la lunghezza, la circonferenza cranica di un bambino si allontanano molto dai valori normali, bisogna capirne i motivi, soprattutto se ciò avviene dopo un periodo di crescita regolare, se necessario comunque sarà il pediatra, a consigliare visite specialistiche o esami perché questi valori possono essere indicazione di un problema (ad es. obesità; mancanza di crescita ossea; bassa statura; malnutrizione; problemi di assimilazione dei nutrienti; celiachia, ecc.).

Sino ai 2 anni di età il bambino, solitamente, cresce in maniera rapida, a seguire potrebbe verificarsi una crescita a “singhiozzo”. Per determinare quali fattori possono influire sulla crescita e sullo sviluppo del proprio figlio, oltre che sul riscontro oggettivo della visita del bambino il pediatra si baserà anche sui dati della anamnesi familiare: il peso e la statura sono in parte geneticamente determinati, cioè influenzati dall’ereditarietà, e in parte dipendono dalle condizioni di nutrizione, dalle stimolazioni e dallo stile di vita.

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