Buone Pratiche #7 – Parlare di COVID

Parlare ai bambini del Coronavirus

Le notizie sono ovunque. Molti genitori si preoccupano di come parlare dell’epidemia in un modo che sia rassicurante e che non renda i bambini più preoccupati di quanto già non siano. I più a rischio sono i bambini piccoli, quelli che hanno meno di sei anni, perché per loro la dimensione ludica è fondamentale e hanno perso la vita all’aria aperta, il rapporto con i pari, che i più grandi compensano usando i social network. Ecco alcuni consigli dagli esperti del Child Mind Institute (www.childmind.org).

Non avere paura di parlare del Coronavirus

I bambini hanno già sentito parlare del virus e vedono le persone indossare le mascherine, quindi i genitori non dovrebbero evitare di parlarne. In realtà i bimbi si preoccupano di più quando sono tenuti all’oscuro di ciò che accade. Vivi la conversazione come un’opportunità di trasmettere ai tuoi figli i fatti e di impostare la tonalità emotiva con cui desideri che le informazioni vengano loro trasmesse. Il tuo obiettivo è di aiutare i tuoi bambini a sentirsi informati e a ricevere informazioni basate sui fatti che sono probabilmente più rassicuranti di qualsiasi cosa che stanno sentendo dai loro amici o dal telegiornale.

Adegua la comunicazione all’età di tuo figlio

Non trasmettere troppe informazioni, in quanto potrebbe essere opprimente. A volte non è necessario che i bambini conoscano tutti i dettagli. Invece, prova a rispondere alle domande di tuo figlio. Fai del tuo meglio per rispondere onestamente e chiaramente. Va bene se non sai rispondere a tutto; essere disponibile per tuo figlio è ciò che conta.

Prendi spunti da tuo figlio

Invita tuo figlio a dirti qualsiasi cosa che possa aver sentito riguardo al Coronavirus, e come si sente. Dagli ampia opportunità di fare domande. Il tuo obiettivo è di evitare di incoraggiare fantasie spaventose.

Affronta la tua ansia

Quando ti senti più ansioso o in panico, questo non è il momento di parlare al tuo bambino di cosa stia succedendo rispetto al Coronavirus. Se noti di sentirti ansioso, prenditi del tempo per calmarti prima di provare ad avere una conversazione o a rispondere alle domande di tuo figlio.

Sii rassicurante

I bambini sono molto egocentrici, quindi sentire del Coronavirus al telegiornale può bastare per essere seriamente preoccupati che lo prenderanno. È di aiuto rassicurare tuo figlio di quanto il Coronavirus sia in realtà raro (l’influenza è molto più comune) e che per i bambini i sintomi sono più lievi.

 

Focalizzati su ciò che stai facendo per essere al sicuro

Una strategia utile per rassicurare i bambini è enfatizzare le precauzioni che stai prendendo. I bambini si sentono incoraggiati quando sanno cosa fare per mantenersi al sicuro. Sappiamo che il Coronavirus si trasmette principalmente attraverso la tosse e toccando le superfici. Sappiamo che il mezzo principale per stare sani è lavarsi le mani. Quindi, ricorda ai bambini che si stanno prendendo cura di loro nel momento in cui si lavano le mani con sapone e acqua per 20 secondi quando tornano in casa dall’essere stati fuori, prima di mangiare e dopo essersi soffiati il naso, dopo aver tossito, dopo aver starnutito o dopo aver usato il bagno. Se i bambini chiedono delle mascherine, spiega che finché sono a casa con mamma e papà non sono necessarie. Se i bambini vedono persone indossare le mascherine, spiega che quelle persone sono molto prudenti e lo fanno per proteggere gli altri. Informa i bambini che molti professionisti (medici, infermieri, scienziati, forze dell’ordine), stanno lavorando costantemente per ripristinare sicurezza e dare aiuto agli ammalati.

 

Continua a parlare

Racconta ai bambini che continuerai ad aggiornarli man mano che scopri di più. Fa sapere loro che la comunicazione rimane sempre aperta. Puoi dire, “Anche se non abbiamo le risposte a tutto al momento, quando ne sapremo di più, la mamma o il papà lo faranno sapere anche a te.”
 

Insegna ai bambini alcune tecniche semplici di rilassamento

Puoi aiutare i bambini semplicemente con esercizi per farli muovere liberamente, saltare, ballare, e “sfogarsi”. Esercizi facili che puoi leggere e far provare al bambino anche se piccolo. Esercizi di rilassamento muscolare, dove irrigidisci e poi rilasci i muscoli, può essere utile, alcuni esempi:
  • Mani e braccia: fai finta di spremere un limone intero nella mano sinistra. Strizzalo forte. Prova a spremere tutto il succo. Senti la tensione nella mano e nel braccio mentre premi. Ora lascia cadere il limone e rilassati.
  • Braccia e spalle: fai finta di essere un gatto pigro, hai voglia di stiracchiarti, allunga le braccia davanti a te. Sollevale in alto sopra la testa.
  • Spalla e collo: ora fingi di essere una tartaruga. Senti un pericolo. Ritira la testa dentro alla tua casa. Cerca di avvicinare le spalle alle orecchie e di abbassare la testa tra le spalle. Tieniti forte. Non è facile essere una tartaruga in un guscio.
  • Gambe e piedi: adesso fai finta di essere a piedi nudi in una grande pozzanghera di fango. Spingi le dita dei piedi in profondità nel fango. Spingi verso il basso, allarga le dita dei piedi e senti il fango passare tra le dita ora esci dalla pozza di fango. Lascia andare le dita dei piedi e senti quanto è bello.

L’attività fisica è un gioco

In questa fase di emergenza, caratterizzata dal lungo tempo da trascorrere a casa, è particolarmente importante proporre ai bambini alcune attività e giochi di movimento da svolgere insieme. L’esercizio fisico inteso come gioco di movimento, oltre a essere divertente, contribuisce a migliorare le condizioni di salute fisica e a promuovere il benessere psicologico. Fare un po’ di movimento ogni giorno è un modo semplice ed efficace per tenere a bada agitazione, stress, frustrazione e conflittualità, che la situazione attuale può generare.

Esempi di attività/giochi:

  • Saltare la corda: con un tappeto morbido e una corda creare un ostacolo da saltare.
  • Gioco dell’alligatore: spargere alcune “isole” o “barche” sul pavimento (usando cuscini, libri, ecc.) e far saltare i bambini da un oggetto all’altro per non cadere “nell’acqua” rischiando di essere mangiati dall’alligatore affamato.
  • Gioco dello specchio: porsi di fronte al bambino e invitarlo a copiare i movimenti che vede fare: allunga le braccia verso il cielo, corri sul posto, imita una scimmia. Cambiare ruolo e imitare le movenze rappresentate dal bambino.
  • Organizzare una caccia al tesoro domestica che cerchi di coprire tutti gli ambienti della casa
  • Vola palloncino: dopo aver gonfiato un palloncino, colpirlo cercando di non farlo cadere al suolo.
  • Percorso a ostacoli: creare un percorso ad ostacoli divertente che includa diversi movimenti: saltare, strisciare, camminare su una linea con un piede, andare a zig zag.

 

Come organizzare la giornata durante la quarantena?

È fondamentale durante questo periodo ricercare una sorta di “nuova routine”, al fine di riorganizzare la quotidianità alla luce di quelle che sono le attuali condizioni.

L’organizzazione fa sentire i bambini al sicuro, specialmente durante i periodi di confusione, ma non siate eccessivamente rigidi con la scaletta. Cercate comunque di evidenziare gli aspetti positivi della quarantena, tra cui la possibilità di trascorrere maggior tempo in famiglia, oramai troppo spesso ridotto a causa della vita frenetica di ciascuno.

  • Stabilire degli orari e cercare di mantenerli: svegliarsi circa al solito orario, mantenere gli orari dei pasti e programmare l’inizio e la fine delle attività didattiche (dove contemplate).
  • Vestirsi: non è concesso rimanere in pigiama, va benissimo anche un abbigliamento confortevole/da casa- è fondamentale cercare di distinguere un abbigliamento diurno da quello da notte. 
  • Regolamentare l’utilizzo degli schermi elettronici: giusto equilibrio, smartphone, tablet, computer ecc. per l’attività didattica e sociale- stabilire dei tempi precisi, non più di due ore al giorno (attività didattiche escluse).
  • Attività artistiche: come ad esempio disegnare, dipingere, lavorare la creta.
  • Aiutare nelle attività casalinghe: stendere il bucato oppure cucinare insieme.
  • Fare insieme una lista di tutte le cose belle che si potranno fare insieme una volta finita la quarantena.
  • Giocare: è importante alternare dei momenti di gioco strutturato ad altri di gioco libero, in cui vengono assecondate le scelte dei figli e la loro creatività. Questo è un canale di espressione preziosissimo per i più piccoli, spesso è proprio attraverso il gioco che vengono espresse le loro emozioni.

 

Link con alcune attività utili da proporre ai vostri bimbi:

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